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Crocchette per cani, Meglio la Carne Fresca o la Carne Disidratata?

05/04/2020 by Laura Zordan
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Continua l’approfondimento sulle tematiche relative alla scelta delle migliori crocchette per i nostri fedeli amici a quattro zampe.

Navigando per il web, ci si scontra spesso con questo grande quesito. Il più delle volte le risposte non sono del tutto imparziali e tendono a favorire alcuni prodotti di famosi brand a discapito di altri.

Noi cercheremo di dare una valutazione oggettiva, analizando costi, reperimento delle materie prime, tempi e metodi di produzione.

Prima dell’analisi, dobbiamo spiegare meglio cosa è la carne o il pesce disidratato:

Non sono altro che alcune parti fresche di uno specifico animale, prima macinate e poi disidratate ad alte temperature, a volte anche sopra i 200 gradi. per togliere l’acqua presente. Questo tipo di lavorazione comporta nello specifico la realizzazione di una polvere grossolana che poi viene utilizzata come ingrediente per la produzione delle crocchette stesse. Facile da conservare, anche a lungo tempo, risulta a sua volta di facile stoccaggio all’interno degli impianti di produzione.

E’ diventato luogo comune affermare che la carne disidratata essendo priva d’acqua, presenta un’alta concentrazione di proteine, ben 3 volte quella presente nella carne fresca. Su questo penso che siamo tutti d’accordo, ma sulla qualità di queste proteine purtroppo molti dubbi saltano in mente:

  1. Quali parti dell’animale sono state utilizzate per creare la carne disidratata che poi verrà usata nelle crocchette?
  2. Quale è la provenienza dell’animale stesso? il metodo in cui è stato allevato? libero al pascolo o in un allevamento intensivo?
  3. Le alte temperature per la trasformazione della carne fresca in carne disidratata rovinano le proprietà nutrizionali della carne stessa?

Per quanto riguarda le domande dei primi due punti purtroppo non è possibile dare risposte certe. Nessuno può garantire che quella carne disidratata è stata tratta fuori dal filetto o dalla carcassa dell’animale. Ma considerato il costo, difficilmente si riesce a credere che questa sia stata composta da parti nobili.

Per quanto riguarda poi la provenienza sarà già tanto sapere il paese d’origine dell’animale, ma da quale allevamento proviene e soprattutto come è stato allevato, beh lascio a voi immaginare la risposta.

Per rispondere al terzo quesito bastano alcune basilari nozioni di scienza:  A temperature superiori ai 60°c le proteine si idrolizzano, cioè avviene la rottura dei legami peptidici con la liberazione di alcuni amminoacidi. Sostanzialmente queste modifiche da un lato possono essere viste positivamente su una struttura proteica complessa facendola diventare più facilmente attaccabile dagli enzimi digestivi (migliore digestione ed assorbimento), al contrario con cotture troppo prolungate o a temperature particolarmente elevate potrebbe accadere una denaturazione causata da fenomeni di aggregazione che renderanno più difficile tale processo. Le Alte Temperature influiscono sulla perdita di alcuni aminoacidi abbassando il valore biologico della proteina stessa. Se la cottura ad alte temperature si prolunga, avvengono fenomeni di idrolisi con trasformazione degli aminoacidi in albumose e peptoni più difficili da digerire. Le perdite di nutrimento nella carne lavorata ad alte temperature sono notevoli per gran parte di minerali (zinco, potassio, fosforo, ferro, magnesio, etc) e di vitamine idrosolubili del gruppo B.

Valutando poi che la carne disidratata dovrà subire un altro processo di cottura (l’estrusione per cuocere e amalgamare gli ingredienti di cui le crocchette sono composte), risulta chiaro che la qualità dei cosiddetti nutrienti “Concentrati” non potrà essere paragonata a quella della carne fresca che subisce meno processi di lavorazione.

Considerando poi che sia i nostri cani ma ancor più i nostri gatti mangiano stimolati dal senso dell’olfatto e non dal gusto come noi Homini Sapiens, risulterà semplice capire che un numero minore dei processi di lavorazione e le basse temperature comporteranno un appetibilità maggiore alle crocchette a base di carne fresca.

Altro aspetto importante: è vero che durante il processo di cottura/estrusione la carne fresca essendo ricca d’acqua subirà una riduzione del suo peso e del suo volume; Ma Udite, Udite utilizzando solo la carne disidratata bisognerà aggiungere dell’acqua per riuscire a produrre le Crocchette.

Quindi analizzando il tutto, i punti di forza Delle Crocchette formulate con Carne Fresca sono:

  1. La Possibilità di sapere quali sono le parti di carne utilizzate.
  2. La provenienza della Carne o del Pesce (Paese d’origine, allevamento, modo in cui è stato allevato oppure pescato)
  3. Maggiore biodisponibilità delle vitamine, minerali e aminoacidi grazie a un numero inferiore dei processi di lavorazione.

Considerando le argomentazioni trattate sino adesso, come mai ancora nel web troviamo così tante recensioni positive sull’utilizzo della carne disidratata a discapito della carne fresca?

Le risposte oggettive plausibili possono essere tre:

  1. la Carne disidratata ha un costo più basso rispetto alla Carne fresca.
  2. Non tutte le case produttrici sono disposte all’ analisi, all’approvvigionamento e allo stoccaggio delle materie prime fresche con a)Laboratori Analisi specifici b)Camion refrigerati c) celle frigo.
  3. Non tutte le aziende hanno strumenti di produzione idonei a lavorare la carne fresca, essendo questi molto più costosi dei tradizionali estrusori.

Quest’ultimi due punti meritano un approfondimento, in quanto non tutte le crocchette per cani e per gatti composte da carne fresca sono da considerarsi di paritetica qualità. Questo dipende tanto dall’origine etica delle materie prime utilizzate, dalla loro qualità, dai processi e dai macchinari usati per la loro lavorazione. Non perdetevi dunque il nostro prossimo articolo.